LA CEDOLARE SECCA

La cedolare secca consiste in un opzione al regime di tassazione delle locazioni immobiliari ad uso abitativo (con accatastamento da A/1 ad A/11, con la sola esclusione di quelle classificate come A10, cioè gli uffici), sostituisce l’Irpef e le relative addizionali, l’imposta di registro e di bollo. In sintesi, sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti, la cedolare secca si applica con un’aliquota del 21%, che scende al 19% per i contratti a canone concordato.

L’opzione potrà essere esercitata dal locatore dell’immobile, nel caso di comprioprietari  l’opzione dovrà essere esercitata distintamente da ogni locatore.

E’ fondamentale ricordare che, per i contratti stipulati dopo l’entrata in vigore del decreto è sufficiente indicare nello stesso contratto che il locatore si avvale del diritto di esercitare l’opzione della cedolare secca, consegnando copia all’agenzia delle entrate di competenza, mentre per i contratti stipulati in data antecedente al decreto per l’efficacia dell’opzione, e prima dell’esercizio di questa, il locatore sarà tenuto a comunicare con lettera raccomandata al conduttore la rinuncia alla facoltà di chiedere l’aggiornamento ISTAT del canone.